ASCOLTO PROFONDO:
UN'ARTE DI GRANDE IMPORTANZA
Viviamo in un tempo in cui l’ascolto profondo non esiste, tutto ci spinge a fare, correre, reagire e stare all’esterno di noi.
Siamo sempre connessi, sempre pronti a rispondere, ma raramente davvero presenti.
E così, piano piano, ci allontaniamo da noi stessi fino a non sentire più la voce del nostro corpo, le sfumature del nostro respiro, i sussurri dell’anima.
L’ascolto profondo nasce proprio lì, nel momento in cui decidiamo di fermarci, non per fuggire dal mondo, ma per tornare a casa.
Perché senza ascolto, viviamo in una gabbia invisibile che noi stessi abbiamo costruito, fatta di doveri, aspettative, ruoli, paure… Una gabbia che ci tiene lontani dalla nostra verità.
Indice
Ascoltarsi significa osare guardarsi dentro, accogliere le proprie emozioni, dare voce a tutte quelle sensazioni che ci spaventano e che mettiamo a tacere perché non vogliamo sentirle. Quando non lo facciamo, il corpo comincia a parlarci con il linguaggio che conosce meglio: i sintomi.
Un dolore che si ripete, un respiro corto, un senso di oppressione al petto, l’ansia che arriva senza un motivo apparente.
Tutto questo non è un nemico da combattere, ma un messaggio da comprendere.
Il corpo non ci tradisce mai, è il nostro alleato più sincero, il primo a percepire quando qualcosa dentro di noi non è in armonia.
Se non ascoltiamo le nostre emozioni, la nostra non realizzazione, si incistano nel corpo, lasciando segni, tensioni, stanchezze che non se ne vanno finché non diamo loro attenzione.
Ascoltarsi profondamente significa concedersi spazio per sentire anche il disagio, la paura, il vuoto, perché in quel vuoto spesso si nasconde la verità più pura, quella che abbiamo messo a tacere per troppo tempo.
Ogni volta che ci fermiamo e ascoltiamo, facciamo un passo verso la guarigione.
Guarigione intesa non come assenza di sintomi, ma come ritorno all’integrità, alla nostra vera essenza, alla nostra realizzazione, giorno dopo giorno.
Quando ci ascoltiamo davvero, iniziamo a comprendere i nostri bisogni più autentici, a riconoscere i confini tra ciò che ci nutre e ciò che ci svuota, tra ciò che ci fa espandere e ciò che ci restringe.
L’ascolto profondo è un atto d’amore verso se stessi richiede presenza, pazienza e umiltà. Richiede il coraggio di rallentare, di stare nel silenzio, di lasciare che le emozioni parlino prima della mente ed è proprio in quel silenzio che l’anima trova finalmente lo spazio per farsi sentire.
La natura si fa quieta, il mondo rallenta, l’energia ci invita a un movimento interiore.
È il tempo del raccolto e del riposo, ma anche del contatto con ciò che è essenziale.
È il tempo dell’ascolto, quello profondo, quello vero, quello che non cerca risposte immediate, ma accoglie tutto ciò che emerge con dolcezza e fiducia.
Perché solo quando impariamo ad ascoltarci, possiamo tornare a vivere in armonia con ciò che siamo davvero, e in quell’ascolto scopriamo che non c’è più bisogno di fuggire o di controllare, basta semplicemente sentire.
I fiori di Bach possono accompagnarci in questo cammino interiore, aiutandoci ad ancorarci nel qui e ora e a ritrovare fiducia in noi stessi.
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Questa sinergia sostiene il processo di ascolto e accoglienza interiore, aiutandoci a ritrovare equilibrio e presenza anche nei momenti di silenzio e vulnerabilità.